domenica 6 gennaio 2013

Lavoro e mamme, arriva il buono per la baby sitter o per il nido


Ancora buone notizie per neo mamme e neo papà, stanziati 20 milioni di euro l’anno tramite il Fondo per gli interventi a favore dell’occupazione giovanile e delle donne.

Ma non solo, alla corte dei conti è arrivato un decreto che mette a disposizione in totale quasi 300 milioni di euro per il triennio 2013-2015, per cosa ?

Per le mamme che dopo il congedo obbligatorio per maternità vorranno tornare al lavoro.

A loro verrà data la possibilità di ottenere un “buono” di 300 euro al mese, per sei mesi (in sostituzione del congedo parentale), per la baby sitter o l’asilo nido.


Neo papà, arriva un giorno di congedo obbligatorio, altri due facoltativi.

Il decreto introduce «in via sperimentale per gli anni 2013-2015 il congedo obbligatorio e facoltativo del padre, oltre a forme di contributi economici alla madre, per favorirne il rientro nel mondo del lavoro al termine del congedo obbligatorio».

Stanziati 78 milioni di euro l’anno per coprire il congedo dei padri.

Mentre 20 milioni di euro annui, sono riconosciuti alle madri lavoratrici per asilo e baby sitter.

Lo stanziamento sarà concesso fino a concorrenza delle risorse disponibili per ciascun anno ed in base alle dichiarazioni Isee.

Tate e asilo nido
Il contributo per tate e asili nido è di 300 euro al mese, utilizzabile per un massimo di sei mesi.
La madre lavoratrice, al termine del congedo di maternità e negli undici mesi successivi, ha la facoltà di richiedere, «al posto del congedo parentale», un contributo utilizzabile per baby sitting, asili nido pubblico o privato accreditato.
Il contributo per la tata verrà erogato attraverso il buono lavoro;per l’asilo verrà erogato direttamente dall’Inps alla struttura.
Dopo il bando e la domanda, vi sarà una graduatoria nazionale sulla base dell’ Isee e dell’ordine di presentazione a stabilire la priorità per la concessione il contributo.
Papà, obbligo di congedo

Nuovo congedo a disposizione dei papà, fruibile entro i cinque mesi del figlio, per le nascite dal primo gennaio 2013.
IL congedo obbligatorio è di un giorno (aggiuntivo a quello della mamma), mentre quello facoltativo di uno o due giorni (in questo caso viene scalato dal periodo di congedo della mamma).
Il trattamento economico è a carico dell’Inps ed è pari al 100% della retribuzione, tale congedo non potrà però essere frazionato ad ore.

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