
In
piena crisi economica, risparmiare diventa un must, uno dei costi che
pesa notevolmente sui bilanci familiari è quello inerente il nido
e
l’asilo,
ritenuti
decisivi
per lo sviluppo dei bambini ma anche passaggio fondamentale nella
vita delle famiglie.
Parcheggiare
i bambini per
famiglie dove i genitori hanno un'attività lavorativa nel nostro
paese è sempre più spesso un trauma, per
la difficoltà ad accedervi e a causa dei costi da sostenere.
Nella
recente Legge di Stabilità, i servizi
dell’Infanzia,
sono stati scaricati di fatto a Regioni e Comuni.
Nella realtà a mancare non sono le scuole per l’infanzia, ovvero quelle per bambini dai 3 ai 6 anni, ma i nidi, la cui diffusione non è abbastanza capillare.
Nella realtà a mancare non sono le scuole per l’infanzia, ovvero quelle per bambini dai 3 ai 6 anni, ma i nidi, la cui diffusione non è abbastanza capillare.
Nonostante la copertura vari dal Centro-Nord al Sud, gli asili nido nel nostro Paese sono presenti soprattutto nelle città.
Il reddito conta
perché è sullo stesso che variano le rette, essendo il prezzo
determinato nel 75% dei casi in base all’Isee,
nel 20% dei casi in base al reddito familiare e nel restante 5% con
una quota unica.
Famiglie
con redditi medi arrivano anche a spendere fino a 500 euro. In media,
il prezzo di un nido
comunale per
una famiglia si aggira intorno ai 300 euro che, considerati i dieci
mesi di frequenza, diventano 3.000 a fine anno.
Bonus asili :
Una riduzione di tali costi passa dalle agevolazioni fiscali, pur minime:
la
detrazione Irpef del 19% spetta ai genitori di bambini di età
compresa tra i tre mesi e i tre anni ed è valida per asili
pubblici e privati.
Il
limite massimo su cui è possibile calcolare la detrazione Irpef è
di 632 euro per ciascun figlio, per uno sconto massimo di imposta
pari a 120,08 euro.
La detrazione
del 19% si
applica in sede di dichiarazione dei redditi.
Accettare i cambiamenti vincenti
Spesso, per risparmiare, si devono accettare anche nuove soluzioni, è’ il caso dei Tagesmutter, ovvero gli asili nido domiciliari dove è possibile affidare a una figura professionale con funzioni di assistente domiciliare all’infanzia i propri bambini.
Molto
diffusi nel Nord Europa, sono un’opportunità
per le donne con
un'occupazione lavorativa. Nei tagesmutter è possibile lavorare dopo
aver seguito corsi
di formazione ad hoc e
dopo aver ottenuto i permessi necessari.
I
vantaggi sono molteplici, orari più flessibili, numero dei bambini
da gestire minore, attenzione maggiore vista la platea ridotta a
poche unità, meno casi di contagio
delle malattie infettive che,
ovviamente, comporta costi per le cure.
Sistema pubblico e privato insieme è meglio.
A Segrate, comune dell'intherland milanese, le liste di attesa per i nidi risultano azzerate.
Risultato
reso possibile grazie ad una politica di sinergia tra il settore
pubblico e quello privato.
Che
ha permesso di incrementare il numero di posti disponibili nei nidi.
Tra
strutture comunali, convenzionate, aziendali e private, i posti
assicurati nel 2010/2011 coprivano oltre il 70%
della domanda potenziale,
più del bisogno complessivo reale.
Il
sistema ha usufruito dei contributi ottenuti
dalla Regione Lombardia, il Comune ha potuto stipulare nuove
convenzioni con nidi privati, incrementando i posti della propria
offerta educativa.
Convenienza e sviluppo dal km zero
Si parla tanto di ecologia e di green, bene sarebbe ora di pensarci realmente anche per i nostri figli.
Se,
nel campo dell’energia e dei materiali, l’asilo
passivo è
una frontiera interessante ma certo non facilmente rintracciabile in
tutti i contesti, più semplice è trovare, la convenienza sul fronte
del cibo, scegliendo strutture che privilegiano il
km zero o la filiera corta.
SI
consiglia di cercate, nelle località in cui si risiede, le
strutture, pubbliche o private, che utilizzano ortofrutta,
pane e altri prodotti provenienti dai produttori locali.
I
genitori, per spendere meno, devono anche farsi partecipi del
cambiamento, magari nei Comitati per le Mense, un modo per
risparmiare, ma anche per ottenere la razionalizzazione
delle risorse e
un maggior controllo sui prodotti.
I
bambini, mangiano meglio, i genitori, spendono
meno,
le aziende locali potrebbero svilupparsi e magari aver necessità di
mano d'opera.
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